In questo nuovo lavoro, Anuang’a s’interroga sul nomadismo che incarna in sè l’esplorazione, la libertà e la scoperta del sé. Pone il suo sguardo su una domanda fondamentale: quali sono i nostri bisogni in quanto esseri umani? Ispirandosi ai nomadi masai all’incessante ricerca di pascoli, interroga il nostro modo di vivere contemporaneo, che oscilla tra il nomadismo tradizionale e il nomadismo digitale.

Fernando Anuang’a, danzatore e coreografo autodidatta, è un importante artista keniota che ha dato un contributo significativo alla scena della danza. La sua principale fonte d’ispirazione ispirazione sono i canti del suo popolo che costituiscono una memoria ancestrale e una potenza ritmica unica, motore fondamentale della sua gestualità.
Con una carriera che dura da oltre tre decenni, ha ottenuto riconoscimenti sia in Kenya che a livello internazionale per le sue creazioni uniche. Anuang’a rappresenta il suo paese in ogni evento ufficiale fin dall’inizio della sua carriera nel 1990; collabora a molti progetti artistici in Africa e partecipa regolarmente a numerosi festival in Francia, paese in cui attualmente risiede.