Vorrei scrivere in
tratti di fuoco
Uno tra gli infiniti modi in cui si può leggere Guerra e Pace, è da molto vicino. Non è neanche necessario un particolare sforzo degli occhi, sono loro, i personaggi, che ti vengono addosso, ognuno con i propri inconfondibili e perturbanti tratti e tu che sei prima di tutto un lettore, non puoi fare altro che accoglierli ed assecondare questa volontà di potenza, o meglio, questa che si può definire una vera e propria presunzione del protagonista. Ed in quest’opera di Tolstoj, tale presunzione sembra colpire gran parte dei personaggi, anche quelli che in qualsiasi altro romanzo si sarebbero serenamente accontentati di essere “secondari”.
Allora, abbiamo deciso di dedicargli dei veri e propri ritratti ad alcuni di questi personaggi, di omaggiarli con dei primissimi piani in cui far risaltare quelli che ci sono sembrati gli aspetti più sensuali della loro vicenda letteraria.
Pierre, il Principe Andrej, e Nataša, poi Nikolaj, il Comandante in capo Kutuzov, Helene, ed ancora Napoleone, Marja, Lize, Bolkonskij padre, per finire con il buffone Natas’ja Ivanovna, che compare solo fugacemente in due pagine tra le circa duemila del romanzo, che non dice quasi nulla, ma che lascia un segno feroce; sono questi i personaggi, dell’immenso romanzo tolstojano, che abbiamo cercato di dipingere attraverso parole, suoni, musiche, azioni e rumori.
Vorrei scrivere in tratti di fuoco, è una frase che il giovane, non ancora ventenne, Tolstoj appuntava su uno dei suoi quaderni, e più che in parte, ci siamo lasciati guidare dalla potenza e dall’immenso desiderio che sprigiona questa frase, nella composizione del lavoro.
In questi ritratti, ci si può ritrovare, la mano di Hopper, e poi voltato l’angolo quella di Bacon, per cadere subito dopo davanti ad un corpo di Lucien Freud, ogni personaggio in definitiva è andato alla ricerca della propria “lingua”, del proprio carattere, ma tutti, proprio tutti, sembrano essere quei “tratti di fuoco” che il giovane Tolstoj tanto sperava, forse addirittura sognava, di far uscire un giorno dalla propria penna incendiaria. Andrea Baracco
La Locandina
con Giordano Agrusta, Caroline Baglioni, Michele Balducci, Andrea Iarlori, Daphne Morelli, Ludovico Röhl
sonorizzazione Giacomo Vezzani
coordinamento drammaturgico Andrea Baracco e Caroline Baglioni
produzione Teatro Stabile dell’Umbria
uno spettacolo non tradizionale che verrà presentato nelle principali sedi culturali di Perugia:
Museo civico di Palazzo della Penna
Galleria Nazionale dell’Umbria
Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria
Rettorato dell’Università degli Studi di Perugia
Accademia Belle Arti di Perugia
Info
Stagioni precedenti
— Teatro Morlacchi, da Sab 19 Set a Ven 16 Ott