Tourist Trap

Tourist Trap

di Thom Luz e il suo Ensemble


«Non mi lamento di nulla e mi piace tutto, a prescindere dal fatto che non sono mai stato qui e non conosco nulla della zona». Group Kollektive Aktionen, 1977

Arriva per la prima volta al Teatro Morlacchi Thom Luz, tra i massimi esponenti del teatro musicale internazionale, con la sua nuova produzione Tourist Trap: un’opera capace di trasformare il palcoscenico in uno spazio di rappresentazioni sonore con uno stile unico e originale. Utilizzando una sequenza di immagini sonore in movimento, lo spettacolo esamina l’ottimizzazione delle mete turistiche del mondo e il desiderio di meraviglie reali. Il pubblico osserverà una famiglia che si prende cura di una meraviglia naturale-artificiale in un belvedere turistico, l’attrazione principale di un luogo altrimenti poco visitato.

Conosciamo tutti la sensazione un po’ inquietante e malinconica di quando realizzi di essere caduto in una trappola. È un non-luogo in cui qualcosa di non genuino viene venduto come genuino. Ma allo stesso tempo ci rendiamo conto che i confini tra queste due distinzioni sono fluidi, il che ci fa abbandonare felicemente a un’illusione convincente, una storia seducente o un’esperienza messa in scena in maniera magistrale. Dietro il semplice concetto di trappola per turisti si nasconde una pletora di temi complessi ed eterogenei come il canto della fine del capitalismo, la gentrificazione, la globalizzazione, la geopolitica e l’ottimizzazione del profitto, l’economia contro la spiritualità.

«Il suo teatro è un fenomeno sfuggente, che in quanto tale permette di percepire lo scorrere del tempo. È abitato da spiriti, nebbia, candele danzanti e sempre avvolto da una musica ammaliante. Un teatro che strappa una leggera magia ai pesanti meccanismi teatrali e al pianoforte vecchio stile». Mathias Balzer, membro della giuria che ha assegnato a Luz il Premio svizzero del teatro 2019


La Locandina

PRIMA NAZIONALE

con Fhunyue Gao, Mara Miribung, Daniele Pintaudi, Samuel Streiff, Mathias Weibel
regia Thom Luz
direzione musicale Mathias Weibel
scenografia Duri Bischof
progettazione del suono Martin Hofstetter
video Jonas Alsleben

costumi Tina Bleuler
drammaturgia Stephan Müller
direttore tecnico e luci Jens Seiler
produzione Thom Luz e Bernetta Theaterproduktionen
coproduzione Gessnerallee Zürich, Théatre Vidy-Lausanne, Kaserne Basel, Teatro Stabile dell’Umbria

Info

NUOVO ALLESTIMENTO


Biografia

Thom Luz nasce a Zurigo nel 1982. Dal 2000 al 2005 ha studiato recitazione alla Hochschule für Musik und Theater di Zurigo. Il suo debutto come regista è stato Patience Camp, presentato in anteprima al Treibstoff Theater Festival a Kaserne Basel nel 2007, seguito da un invito al festival Theaterformen di Hannover nel 2009. Da allora Luz lavora nella scena del teatro indipendente oltre ad essere ospitato in diversi teatri ufficiali.
Nella sua recensione sul Süddeutsche Zeitung Cornelia Fiedler scrive della collaborazione di Luz con la drammaturga svizzera Laura de Weck sullo spettacolo Archivio dell’incompleto: «L’atmosfera quasi priva di sensi ci ricorda Christoph Marthaler, il decano di regia ma la giovane squadra ha creato qualcosa di nuovo. Questa serata di discorsi e musica, realizzata con precisione e provocatoria, offre un momento di insolita felicità teatrale».
L’Archivio dell’incompleto di Luz è stato ospitato nel 2014 al Mülheimer Theatertagen, all’Autorentheatertagen del Teatro di Berlino e all’Heidelberger Stückemarkt.
La “serata di musica fantasma” When i die, prodotta da Gessnerallee Zürich, è stata in tournée in tutto il mondo da quando è stata presentata in anteprima allo Spielart Festival di Monaco nel 2013. È andata in scena anche a Berlino, Gerusalemme, Losanna, Magonza, Marsiglia, Montpellier, Nanterre, Parigi, Reykjavik, Rotterdam, Strasburgo, Tampere e Zurigo.
Secondo un sondaggio tra i critici teatrali condotto dalla rivista specializzata Theater Heute, entrambe le produzioni hanno fatto pendere l’ago della bilancia a favore del premio di Thom Luz come regista emergente del 2014. Con l’adattamento e la messa in scena dell’Atlas der abgelegenen Inseln di Judith Schalansky (Atlante delle isole remote) allo Staatstheater di Hannover, Thom Luz è stato invitato al Berliner Theatertreffen nel 2015. Dalla stagione 2015/16 Thom Luz è direttore del Theater Basel. Lì è stata allestita la produzione LSD – mein Sorgenkind (LSD – Il mio bambino problematico), seguita da un invito da parte dell’Heidelberger Stückemarkt e dell’Autorentheatertage Berlin. Dopo la sua produzione indipendente Unusual weather phenomena project, Thom Luz ha messo in scena lo spettacolo Traurige Zauberer (Maghi tristi) per lo Staatstheater Mainz, ottenendo un secondo invito al Theatertreffen di Berlino. Nel 2018 Thom Luz ha creato Girl from the fog machine factory, un’altra produzione indipendente, negli spazi di Gessnerallee Zürich. Nella stagione 2018/19 continua a collaborare con il Deutsches Theater di Berlino, mettendo in scena Alte Meister di Thomas Bernhard. Lì aveva già messo in scena nel 2016 Der Mensch erscheint im Holozän (L’uomo apparve nell’Olocene) di Max Frisch.
Nel 2019/2020 ha lavorato per la prima volta al Residenztheater München e alla Staats oper Unter den Linden Berlin. Nel 2021 Thom Luz porta in scena Songs without words, un’altra produzione indipendente, a Zurigo e Basilea. E nel 2023 Das irdische leben alla Gare du Nord di Basilea.


Teatro

Teatro Morlacchi - Perugia

Data e Ora

Mer 12 Mar 2025 - 20:45

Teatro

Teatro Morlacchi - Perugia

Data e Ora

Gio 13 Mar 2025 - 19:30