Tempest
Project
adattamento e messa in scena Peter Brook et Marie-Hélène Estienne
Produzione C.I.C.T. - Théâtre des Bouffes du Nord
uno spettacolo nato da una ricerca su La Tempesta di William Shakespeare
luci Philippe Vialatte
con Sylvain Levitte, Paula Luna, Fabio Maniglio, Luca Maniglio, Marilú Marini, Ery Nzaramba
Produzione C.I.C.T. - Théâtre des Bouffes du Nord
Coproduzione Théâtre Gérard Philipe, centre dramatique national de Saint-Denis; Scène nationale Carré-Colonnes Bordeaux Métropole; Le Théâtre de Saint-Quentin-en-Yvelines-Scène Nationale; Le Carreau - Scène nationale de Forbach et de l'Est mosellan
durata 1 ora e 15
spettacolo in francese con i soprattitoli in italiano
Peter Brook, il regista britannico che ha profondamente rivoluzionato il modo di fare teatro nel mondo, torna per la sesta volta torna a Solomeo per presentare, in prima assoluta per l’Italia, Tempest Project.
“La Tempesta è un enigma, è una favola in cui nulla sembra poter essere preso alla lettera e se rimani in superficie la sua qualità nascosta ti sfugge. – scrivono nelle loro note Peter Brook e Marie-Hélène Estienne – C’è una parola che ricorre molto spesso nella commedia, è la parola “libertà” e come sempre con Shakespeare la parola non è usata in modo ovvio, diventa un suggestione che riecheggia in tutta la pièce come un’eco. Calibano vuole la sua libertà, Ariel vuole la sua che non è la stessa e Prospero deve liberarsi dal compito che si è prefisso, la vendetta e tutto ciò che ne consegue e che gli impedisce di essere libero.
Il duca Prospero, immerso nei suoi libri, alla ricerca dell’occulto, preso nei suoi sogni fu tradito da figlio fratello. Arrivato in esilio sull’isola, si potrebbe credere che troverà la sua libertà perché possiede l’arte della magia e può trasformare gli elementi. Ma questa magia non riguarda gli umani. Un vero uomo non dovrebbe oscurare il sole di mezzanotte – né portare i morti dalle loro tombe, iniziare una terribile tempesta e fare prigionieri dei suoi ex nemici. La voglia di vendetta divora Prospero che perdonerà solo quando arriva l’amore, l’amore che sua figlia prova per il figlio del suo nemico il Re di Napoli che invade e trasforma i due giovani. Dovrà quindi affrontare se stesso e il suo cuore e decidere di abbondonare la magia, seppellire il suo bastone, perdonare gli usurpatori, soprattutto suo fratello, rimettere in libertà Ariel e persino Calibano, rinunciare al potere che la magia gli ha dato. Stare finalmente davanti a noi, umili, chiedendo perdono.
L’ultima parola nell’opera – probabilmente l’ultima parola scritta da Shakespeare è la parola Libero.” Peter Brook e Marie-Hélène Estienne
uno spettacolo nato da una ricerca su La Tempesta di William Shakespeare luci Philippe Vialatte con Sylvain Levitte, Paula Luna, Fabio Maniglio, Luca Maniglio, Marilú Marini, Ery Nzaramba
Produzione C.I.C.T. – Théâtre des Bouffes du Nord
Coproduzione Théâtre Gérard Philipe, centre dramatique national de Saint-Denis; Scène nationale Carré-Colonnes Bordeaux Métropole; Le Théâtre de Saint-Quentin-en-Yvelines-Scène Nationale; Le Carreau – Scène nationale de Forbach et de l’Est mosellan
durata 1 ora e 15
spettacolo in francese con i soprattitoli in italiano
Stagioni precedenti
— Teatro Cucinelli - Solomeo, da Lun 8 Nov a Mar 9 Nov