Se questo è
un uomo
dall'opera di Primo Levi
Produzione ERT / Teatro Nazionale,
dall’opera di Primo Levi (pubblicata da Giulio Einaudi editore)
condensazione scenica a cura di Domenico Scarpa e Valter Malosti
uno spettacolo di Valter Malosti
in scena Valter Malosti
e Lucrezia Forni, Giacomo Zandonà
scene Margherita Palli
luci Cesare Accetta
costumi Gianluca Sbicca
progetto sonoro Gup Alcaro
tre madrigali (dall’opera poetica di Primo Levi) Carlo Boccadoro
video Luca Brinchi, Daniele Spanò
cura del movimento Alessio Maria Romano
assistente alla regia e suggeritrice Noemi Grasso
Produzione ERT / Teatro Nazionale,
TPE - Teatro Piemonte Europa,
Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale,
Teatro di Roma - Teatro Nazionale
Progetto realizzato in collaborazione con Centro Internazionale di Studi Primo Levi, Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Primo Levi, Polo del ‘900 e Giulio Einaudi editore in occasione del 100° anniversario dalla nascita di Primo Levi (1919 – 1987)
—
durata spettacolo 2 ore
IN OCCASIONE DEL GIORNO DELLA MEMORIA
Valter Malosti porta in scena l’irripetibile opera prima di Primo Levi, il libro di avventure più atroce e più bello del ventesimo secolo.
Una voce che nella sua nudità sa restituire la babele del campo di concentramento – i suoni, le minacce, gli ordini, il rumore della fabbrica di morte. La voce di Primo Levi è la voce che più di ogni altra ha saputo far parlare Auschwitz: la voce che da oltre settant’anni, con Se questo è un uomo, racconta ai lettori di tutto il mondo la verità sullo sterminio nazista. È una voce dal timbro inconfondibile, mite e salda: «considerate che questo è stato». La voce è quella del testimone protagonista, ma i suoi registri sono molti. La voce di Se questo è un uomo contiene in realtà una moltitudine di registri espressivi, narrativi, percettivi e di pensiero. Questi registri, questi fotogrammi del pensiero nel suo divenire sono la vera azione del testo. Riflessioni, guizzi, rilanci filosofici e psicologici, flash-back e flash-forward, “a parte” cognitivi.
“Volevo creare un’opera – dice Malosti – che fosse scabra e potente, come se quelle parole apparissero scolpite nella pietra. Spesso ho pensato al teatro antico mentre leggevo e rileggevo il testo. Da qui l’idea dei cori tratti dall’opera poetica di Levi detti o cantati”.
dall’opera di Primo Levi (pubblicata da Giulio Einaudi editore)
condensazione scenica a cura di Domenico Scarpa e Valter Malosti
uno spettacolo di Valter Malosti
in scena Valter Malosti
e Lucrezia Forni, Giacomo Zandonà
scene Margherita Palli
luci Cesare Accetta
costumi Gianluca Sbicca
progetto sonoro Gup Alcaro
tre madrigali (dall’opera poetica di Primo Levi) Carlo Boccadoro
video Luca Brinchi, Daniele Spanò
cura del movimento Alessio Maria Romano
assistente alla regia e suggeritrice Noemi Grasso
Produzione ERT / Teatro Nazionale,
TPE – Teatro Piemonte Europa,
Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale,
Teatro di Roma – Teatro Nazionale
Progetto realizzato in collaborazione con Centro Internazionale di Studi Primo Levi, Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Primo Levi, Polo del ‘900 e Giulio Einaudi editore in occasione del 100° anniversario dalla nascita di Primo Levi (1919 – 1987)
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durata spettacolo 2 ore
IN OCCASIONE DEL GIORNO DELLA MEMORIA
Stagioni precedenti
— Teatro Morlacchi - Perugia, da Mer 26 Gen a Gio 27 Gen