Salto di specie
drammaturgia Collettivo Controcanto
DURATA 1 ora e 15 minuti
Salto di specie è un’indagine sul tema dell’empatia tra esseri viventi e sui meccanismi che ne favoriscono o ne arrestano il flusso. La relazione tra uomo e animale nella nostra porzione di mondo vive in certo senso di un paradosso: al rapporto stretto e quasi filiale che spesso l’uomo instaura con alcune specie animali fa da contrappunto lo sfruttamento indiscriminato e indifferente che riserva ad altre. Cosa impedisce all’empatia di propagarsi? Come si costruisce e come si abbatte l’argine che la confina?
“La vicenda narrata in Salto di specie è il sentimento che cambia nei confronti della vita, e non solo quella umana. Chi per mestiere fa l’autotrasportatore di animali verso il macello, può entrare in crisi forte perché, assediato da una vicina pittimosa finirà per affezionarsi (e conoscere e apprezzare) la cagnolina di lei, che gliela affida nelle sue assenze. Detta così suona solo comica, e invece in scena c’è un bel processo di maturazione e di cambio di posizione rispetto alla vita. Anche a costo di rinunciare al lavoro e alle sicurezze conquistate. Molto bravi gli attori, a cominciare dalla autrice e regista Clara Sancricca”. Gianfranco Capitta, il Manifesto
drammaturgia Collettivo Controcanto
ideazione e regia Clara Sancricca
con Federico Cianciaruso, Riccardo Finocchio, Martina Giovanetti, Andrea Mammarella, Emanuele Pilonero, Clara Sancricca
scenografia Michelle Paoli
disegno luci Martin Emanuel Palma
costumi Rebecca Valloggia
foto di scena Simone Galli
organizzazione Gianni Parrella
produzione Controcanto Collettivo / Progetto Goldstein
in collaborazione con Teatro Metastasio di Prato, Fondazione Toscana Spettacolo e Centro di Produzione della Danza Virgilio Sieni
progetto vincitore del bando Toscana Terra Accogliente a cura di RAT (Residenze Artistiche della Toscana)