Primo finale

Lo spettacolo è una rielaborazione ed una riscrittura originale di due testi beckettiani: “Finale di partita” e “Primo amore”. In uno spazio di pochi metri quadri (un teatrino), una coppia nella relazione di servo-padrona, in una dimensione senza tempo, gioca – ripetitivamente e circolarmente – il suo “finale di partita” verso un finale che, anziché finire, incessantemente ricomincia. Nel corso della “partita”, nelle pause o all’improvviso, riaffiora, attraverso la voce di lui registrata su nastro, la memoria derisoria di un trascorso “primo amore”: una storia piena di solitudine disperata, di cui restano poche tracce sbiadite con tratti di intensa nera ironia.

Le caratteristiche dello spettacolo, ovvero il linguaggio nuovo, il simbolismo asciutto, il coinvolgimento profondo e l’originalità della prospettiva, hanno fatto sì che il Teatro Stabile dell’Umbria decidesse di produrre il lavoro di questi due artisti, che fondatori tra l’altro del Laboratorio Teatrale Liminalia, operano da anni in Umbria con comprovata professionalità artistica, producendo interessanti lavori sperimentali, realizzando interventi nelle scuole, nell’Università e nel territorio.