Lo spettacolo è portato in scena da uno straordinario cast tutto al femminile composto da: Valentina Acca, Flaminia Cuzzoli, Francesca Farcomeni, Federica Fresco, Viola Marietti, Federica Fracassi nel ruolo di Iago, Ilaria Genatiempo nel ruolo di Otello e Cristiana Tramparulo nel ruolo di Desdemona.
Con Otello, Shakespeare ha consegnato alla letteratura occidentale uno dei suoi personaggi più archetipici: Iago. E, attraverso di lui, una riflessione spietata, eppure carica di pietas, sulle debolezze umane e sull’imprevedibile capacità che abbiamo di generare il male e di accoglierlo come insospettabile parte di noi stessi. La potenza del triangolo Otello-Iago-Desdemona sta nella corsa verso la distruzione di sé e degli altri, in un gioco che trasforma l’immaginazione in realtà e la realtà in immaginazione.
Io non sono ciò che sono, dichiara Iago nella prima scena del primo atto. Questa definizione che dà di sé non cessa di essere vera se applicata anche agli altri protagonisti della tragedia. Cosa siamo, noi esseri umani, se non materia instabile, che le circostanze possono spingere alle scelte più estreme, alle scoperte interiori più inattese, e ai gesti più feroci?
La tragedia del Moro di Venezia affonda le proprie radici nella linea d’ombra su cui ognuno di noi cammina come un funambolo in cerca di equilibrio, nella speranza, ma senza la certezza, di non cadere mai.
La Locandina
regia Andrea Baracco
traduzione e drammaturgia Letizia Russo
con (in o.a.)Valentina Acca (Roderigo)
Flaminia Cuzzoli (Cassio)
Francesca Farcomeni (Brabanzio/Emilia)
Federica Fracassi (lago)
Federica Fresco (Doge/Ludovico/Bianca)
Ilaria Genatiempo (Otello)
Viola Marietti (Clown)
Cristiana Tramparulo (Desdemona)
scene Marta Crisolini Malatesta
costumi Graziella Pepe
luci Simone De Angelis
musiche Giacomo Vezzani
foto Gianluca Pantaleo
produzione Teatro Stabile dell’Umbria
con il contributo speciale della Fondazione Brunello e Federica Cucinelli
questo spettacolo è dedicato a te, Marco
Info
DURATA 2 ore e 35 più intervallo
NOTE DI REGIA
Il testo di Otello, con le sue domande abissali sull’ambiguità della natura e delle relazioni umane, mi accompagna da molti anni. Esiste, poi, nel testo, un altro tema per me cruciale: la riflessione sulla profonda affinità tra ciò che è teatro e ciò che è vita. Caso e realtà sono le due forze che muovono la storia, gli elementi che Iago, raffinato improvvisatore, combina e manipola per realizzare il suo sogno di perdente radicale, di anima votata alla rovina dentro e fuori di sé. Iago conosce il proprio desiderio oscuro, ma costruisce solo nel tempo, e improvvisando, i dettagli del proprio piano, trasformando scena dopo scena un’oscura volontà in una concreta e collettiva discesa agli inferi. Il suo agire è quello dell’autore che plasma i propri personaggi, è quello del regista che crea l’universo in cui farli vivere (e morire), è quello dell’attore che conosce l’altro da sé perché non teme di conoscere se stesso. Accanto a lui, Otello e Desdemona, complici involontari del suo disegno, e vittime di un caso che li mette crudelmente di fronte alla verità su se stessi. Confrontarsi con Otello nel contemporaneo, poi, significa anche scegliere se fondare la propria riflessione sugli aspetti sociali e di dibattito pubblico che il testo genera nei nostri tempi, o affrontarlo cercandone i principi poetici più profondi, le domande più universali. Per l’amore che ho per questo testo, sento la responsabilità di restituirlo al pubblico come squarcio sull’umano e sulle sue contraddizioni.
Da queste considerazioni, ho immaginato a fondazione del progetto un principio di ribaltamento del canone shakespeariano: un cast esclusivamente femminile. Non si tratta di una scelta estetica. Ma poetica: è un inganno, per liberare lo sguardo del pubblico dai pregiudizi sulla storia e i suoi temi, e lasciarsi attraversare dalla terribile consapevolezza che chiunque di noi può, un giorno, trovarsi a giocare il ruolo della vittima o del carnefice, se volontà, fragilità e caso si trovano allineati come astri di una costellazione.
Andrea Baracco
NOTE DI DRAMMATURGIA
Mai come nell’Otello di Shakespeare il principio per cui la parola non è pura descrizione della realtà, ma strumento di creazione della realtà stessa, si fa vivo e evidente.
Ogni destino, in questa tragedia, si compie attraverso la parola. Desdemona si innamora dei racconti di Otello sul proprio passato. Otello conosce il mostro dagli occhi verdi grazie alle parole di Iago. Iago sottomette tutti, anche se stesso, alle proprie parole inventate o soltanto insinuate, fino a ridursi al silenzio. Per questo progetto, il lavoro della drammaturgia sarà stratificato: inizierà con una nuova traduzione dell’originale shakespeariano, per restituirne la possibilità di dialogare col presente. Poi, diventerà ricerca di una lingua diversificata e specifica: bassa, insinuante, pericolosa quella di Iago; in precipitosa trasformazione e frammentazione quella di Otello; concreta e cristallina quella di Desdemona; vivida e sintetica quella di ognuno degli altri personaggi.
Come fosse materia organica, la lingua sarà accadimento e spazio, universo in trasformazione. Un’isola in cui i destini degli esseri umani mostrano il volto terribile del Fato.
Letizia Russo
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Stagioni precedenti
— Teatro D'Annunzio - Latina, Gio 15 Feb
— Politeama Clarici - Foligno, Mar 13 Feb
— Teatro Quirino - Roma, da Mar 6 Feb a Dom 11 Feb
— Teatro Tirinnanzi - Legnano, Sab 3 Feb
— Teatro Comunale - Casalmaggiore, da Mer 10 Gen a Gio 1 Feb
— Teatro Odeon - Lumezzane, Mar 30 Gen
— Teatro dei Rinnovati - Siena, da Ven 26 Gen a Dom 28 Gen
— Teatro Sociale - Voghera, Mer 24 Gen
— Teatro Sociale - Trento, da Gio 18 Gen a Dom 21 Gen
— Teatro Ariosto - Reggio Emilia, da Ven 12 Gen a Dom 14 Gen
— Teatro Mercadante - Napoli, da Mar 6 Dic a Dom 11 Dic
— Teatro Gustavo Modena - Genova, da Mer 30 Nov a Dom 4 Dic
— Teatro Morlacchi - Perugia, da Mer 23 Nov a Dom 27 Nov
— Teatro Caio Melisso - Spazio Carla Fendi - Spoleto, da Sab 19 Nov a Lun 21 Nov
— Teatro Civico - Tortona, Gio 17 Nov
— Teatro Nuovo - Udine, Mar 15 Nov
— Teatro Duse - Bologna, da Ven 11 Nov a Dom 13 Nov
— Teatro Comunale Luca Ronconi - Gubbio, Mer 9 Nov
— Teatro degli Illuminati - Città di Castello, Mar 8 Nov
— Teatro della Fortuna - Fano, da Ven 4 Nov a Dom 6 Nov
— Teatro Comunale Giuseppe Manini - Narni, da Mer 2 Nov a Gio 3 Nov
— Teatro Carcano - Milano, da Mar 25 Ott a Dom 30 Ott
— Teatro Cucinelli - Solomeo, da Gio 20 Ott a Sab 22 Ott