Oibò Sono
Morto
Giocanna Mori e Jacob Olesen
Produzione Liberate Orvieto
Una produzione Liberate Orvieto
con Giovanna Mori e Jacob Olesen
collaborazione artistica Giovanni Calò, Mario Guiducci
disegno luci Luca Febbraro
Liberamente tratto da due romanzi scandinavi lo spettacolo vincitore de I Teatri del Sacro racconta di cosa succede quando “la signora morte” ci viene a prendere, di cosa succede dopo, di cosa c’è nell’aldilà. In Oibò i due protagonisti, di diversa fede, si scontrano e si confrontano immaginando un luogo di passaggio tra la vita terrena e l’eternità assoluta. Una specie di “non dove” dove le anime passano e soggiornano prima di andare, dove non so, nel luogo del mistero assoluto. Luogo dal quale non si può tornare indietro, dove non si ha più né freddo né caldo, né fame, né bisogno di andare dal parrucchiere, ma dove ancora si provano passioni, sentimenti e curiosità. Oibò sono morto è una riflessione sul senso della vita. Sul superamento della paura attraverso la fede. Fede nella vita, nell’uomo, nella curiosità e nell’incontro.
Una produzione Liberate Orvieto
con Giovanna Mori e Jacob Olesen
collaborazione artistica Giovanni Calò, Mario Guiducci
disegno luci Luca Febbraro
Stagioni precedenti
— Teatro Caporali - Panicale, Sab 17 Dic