Nella giungla delle città

Nella giungla
delle città

di Bertold Brecht


È questo il primo dramma brechtiano ambientato in America, per la precisione nella Chicago del 1912, scelta tutt’altro che casuale. Per la Germania del primo dopoguerra infatti, così come per gran parte dell’Europa, l’America rappresentava il futuro, essa era vista come fonte di nuove possibilità, di opportunità di lavoro, il suo valore simbolico faceva una fortissima presa sull’immaginario collettivo e Brecht ne approfittò. Per quanto riguarda la scelta della città, e non solo, Brecht trasse invece ispirazione da un romanzo del danese Johannes Vilhelm Jensen Hjulet (La ruota) (1905), nel quale viene descritta la lotta metafisica tra due uomini dalla tendenza dominatrice. La concezione che le due opere hanno di Chicago è però diversa ed espressa anche dai rispettivi titoli, Jensen la considera appunto “una ruota” in grado di mandare avanti l’economia in modo positivo mentre Brecht la considera “una giungla” nella quale l’uomo non può che smarrire la propria vera identità. In quest’opera ogni residuo espressionista sembra essere sparito e Brecht nel suo testo riporta la realtà in modo preciso e lineare.


La Locandina

traduzione e drammaturgia di Federico Tiezzi
regia di Federico Tiezzi
con Sandro Lombardi, Roberto Trifirò, Roberto Secchi, Dorotea Aslanidis, Marta Richeldi, Emanuela Villagrossi, Annibale Pavone, Bruno Viola, Massimo Verdastro, Gianluigi Fogacci, Ken Ponzio
scene e costumi di Pasquale Grossi
fondali dipinti di Mario Schifano

composizioni musicali e direzione del canto Francesca Della Monica e Roberto Secchi
luci di Juray Saleri
colonna sonora di Sandro Lombardi E.A.R. Teatro di Messina – Compagnia Teatrale i Magazzini – Teatro Stabile dell’Umbria

Info

traduzione e drammaturgia di Federico Tiezzi
regia di Federico Tiezzi
con Sandro Lombardi, Roberto Trifirò, Roberto Secchi, Dorotea Aslanidis, Marta Richeldi, Emanuela Villagrossi, Annibale Pavone, Bruno Viola, Massimo Verdastro, Gianluigi Fogacci, Ken Ponzio
scene e costumi di Pasquale Grossi
fondali dipinti di Mario Schifano
composizioni musicali e direzione del canto Francesca Della Monica e Roberto Secchi
luci di Juray Saleri
colonna sonora di Sandro Lombardi

E.A.R. Teatro di Messina - Compagnia Teatrale i Magazzini - Teatro Stabile dell’Umbria


È questo il primo dramma brechtiano ambientato in America, per la precisione nella Chicago del 1912, scelta tutt’altro che casuale. Per la Germania del primo dopoguerra infatti, così come per gran parte dell’Europa, l’America rappresentava il futuro, essa era vista come fonte di nuove possibilità, di opportunità di lavoro, il suo valore simbolico faceva una fortissima presa sull’immaginario collettivo e Brecht ne approfittò. Per quanto riguarda la scelta della città, e non solo, Brecht trasse invece ispirazione da un romanzo del danese Johannes Vilhelm Jensen Hjulet (La ruota) (1905), nel quale viene descritta la lotta metafisica tra due uomini dalla tendenza dominatrice. La concezione che le due opere hanno di Chicago è però diversa ed espressa anche dai rispettivi titoli, Jensen la considera appunto “una ruota” in grado di mandare avanti l’economia in modo positivo mentre Brecht la considera “una giungla” nella quale l’uomo non può che smarrire la propria vera identità. In quest’opera ogni residuo espressionista sembra essere sparito e Brecht nel suo testo riporta la realtà in modo preciso e lineare.





Stagioni precedenti

— Messina, Teatro Vittorio Emanuele, Mer 5 Mar