Mio padre non
è ancora nato
di Caroline Baglioni, Michelangelo Bellani
DURATA 60 minuti
Un uomo di sessant’anni e sessant’anni di un uomo che ha avuto un’amnesia temporanea. La voce di una figlia a comporre il dialogo, a prefigurare il ricordo di un vissuto o soltanto l’illusione che un giorno tutto possa accadere davvero. Una storia che riflette sul perdono. Perdonare significa perdonare qualcun altro, ma in un certo senso, se non in primo luogo, perdonare se stessi. Una dimensione che oltrepassa ogni questione etica poiché al di là del vero e del falso, così come al di là del bene e del male, è uno spazio d’amore.
“I personaggi scelti sono sempre carichi di vita vissuta, di chiaroscuri, corrugati dal tempo delle intemperie e degli accadimenti. Già la scena è un opera d’arte con bottiglie d’acqua e taniche da riempire, clessidra di un tempo liquido che se ne va disfacendosi. Un acqua che corrode e logora il passato. È un dialogo a una voce sola quello della Baglioni ancora una volta energica e pasionaria che cerca confronto e conforto con questa figura solo tratteggiata (un accappatoio vuoto) che appare nella nebbia. La scrittura bruciante di Bellani riesce a spiazzare per densità e materia, senza piaggerie letterarie. Tommaso Chimenti, Hystrio
con Caroline Baglioni
regia Michelangelo Bellani
luce Gianni Staropoli
suono Valerio Di Loreto
supervisione tecnicaLuca Giovagnoli
sguardo coreografico Lucia Guarino
collaborazione artistica Marianna Masciolini
con il sostegno del Teatro Stabile dell’Umbria
residenze artistiche Straligut Teatro / Re.te Ospitale – Compagnia teatrale Petra / Terni Festival/Indisciplinarte /Teatro delle Ariette
Spettacolo vincitore Bando Visionari Kilowatt Festival 2019
Replica realizzata con il sostegno dei Fondi POR FESR Umbria 2014-2020 – Az. 3.2.1 – Avviso Pubblico per partecipazione Progetto Spettacoli dal Vivo
Stagioni precedenti
— Teatro Talia - Gualdo Tadino, Gio 26 Mag
— Teatro Caporali - Panicale, Ven 6 Mag
— Teatro Secci - Terni, Lun 28 Mar