Lungo viaggio verso la notte

Lungo viaggio
verso la notte

di Eugene O'Neill

ANTEPRIMA NAZIONALE

DURATA 2 ore e 30 minuti più intervallo

Dopo il grande successo de Il Berretto a Sonagli e l’ottima accoglienza di Un Curioso Accidente di Carlo Goldoni, Gabriele Lavia e la sua Compagnia affrontano l’opera di Eugene O’Neill.
Scritto tra il 1941 e 1942 e rappresentato in prima assoluta nel febbraio 1956 a Stoccolma, Lungo viaggio verso la notte – Premio Pulitzer per la drammaturgia nel 1957 – è considerato il capolavoro del drammaturgo statunitense.
L’intera vicenda si svolge tra le pareti di una casa borghese e nell’arco di una sola notte, durante la quale i membri di una famiglia – su tutti il padre e la madre, interpretati da Gabriele Lavia e Federica Di Martino – si accusano, si tormentano e precipitano sé stessi oltre ogni canone d’umanità. Un viaggio verso un fallimento senza riscatto: in tutta l’opera di O’Neill le vite degli uomini non sono che una somma di tenerezza e di violenza, di amore e disprezzo, comprensione e rigetto, di famiglie e della loro rovina.


traduzione Bruno Fonzi
adattamento
Chiara De Marchi
regia
Gabriele Lavia
con Gabriele Lavia e Federica Di Martino
e con Jacopo Venturiero, Ian Gualdani, Beatrice Ceccherini

scene Alessandro Camera
costumi Andrea Viotti
musiche
Andrea Nicolini
luci Giuseppe Filipponio
suono Riccardo Benassi
produzione Effimera – Fondazione Teatro della Toscana


ph. Tommaso Le Pera

ph. Tommaso Le Pera

ph. Tommaso Le Pera

ph. Tommaso Le Pera


Long Day’s Journey into Night è il titolo che Eugene O’Neill dà alla sua opera centrale, alla sua opera-confessione.
(Il padre di O’Neill era stato un attore di grande successo, come il protagonista della sua opera teatrale).
La casa-prigione della “famigliaccia” che O’Neill ci racconta, in fondo, è proprio casa sua.
E qui sta il cammino tortuoso di una possibile messa-in-scena-viaggio di quest’opera, davvero amara, scritta da O’Neill ormai vicino alla morte per fare “un viaggio all’indietro” nella sua vita. Un viaggio impietoso dentro l’amarezza di un fallimento senza riscatto.
Le vite degli uomini sono fatte di tenerezza e violenza. Di Amore e disprezzo. Comprensione e rigetto. Di famiglia e della sua rovina. Gabriele Lavia



Teatro

Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti - Spoleto

Data e Ora

Mar 18 Feb 2025 - 20:45