L’histoire du soldat

L’histoire du
soldat

di Pier Paolo Pasolini, Sergio Citti e Giulio Paradisi


Scritto negli anni tra il 1972 e il 1974, il testo trae spunto dall’Histoire du Soldat di Igor Stravinskij, di cui riprende il carattere favolistico trasformando i personaggi principali dell’opera musicale in figure simbolo destinate a portare in sé i principali caratteri del pensiero degli ultimi anni di vita di Pier Paolo Pasolini. Scritta per Ninetto Davoli, interprete del soldato del titolo, la sceneggiatura è un viaggio attraverso l’Italia divisa da culture, storia, lingua, un Italia che ancora mostra volti, ambienti e caratteri diversificati che da sempre hanno fatto la ricchezza del nostro paese, ma già fortemente minacciata dal potere di appiattimento e omologazione proprio dei mezzi di comunicazione di massa. Come il soldato di Stravinskij, accompagnato dal suono del violino, Ninetto parte in licenza carico del suo buon umore, accompagnato dalla propria innocenza, illuminato da un sorriso spontaneo e sincero. Accanto a lui il diavolo che in cambio della voce di quel violino gli promette ricchezza, che in cambio della sua innocenza gli offre il successo.
L’Histoire du Soldat ha fatto della diversità stilistica e della contrapposizione dei linguaggi poetici motivo di ricerca culturale e teatrale. Anche dal punto di vista produttivo lo spettacolo ha rappresentato un episodio straordinario, il primo caso in Italia di un grande impianto di coproduzione su modello europeo: una costellazione di Istituzioni Culturali nazionali ed internazionali, ciascuna fieramente portatrice del proprio sostanziale apporto. In parallelo alla scelta di una regia tripartita, anche il processo di produzione coniuga diversi modelli, punti di vista e poetiche culturali: diversi soggetti che si uniscono quindi non solo per sorreggere i costi ma per condividere visioni e risorse artistiche.


La Locandina

regia e ideazione scenica di Giorgio Barberio Corsetti, Gigi dall’Aglio, Mario Martone
con Ninetto Davoli, Renato Carpentieri (edizione 1996/97 sostituito da Gigi Dall’Aglio), Lorenzo Alessandri, Maurizio Bizzi, Paolo Bocelli, Cristina Cattellani, Laura Cleri, Marcello Colasurdo, Gino Curcione, Alessandro Lanza, Walter Leonardi, Gaetano Mosca, Anna Romano, Tania Rocchetta (dall’edizione 1995/96 sostituita da Mariella Lo Sardo), Federica Santoro (dall’edizione 1995/96 sostituita da Nicoletta Toschi), Marcello Vazzoller (dall’edizione 1995/96 sostituito da Giorgio Carminati)
Patrizia Bettotti/Gabriele Raspanti (violino), Massimo Ferraguti/Samuele Marlieri (clarinetto), Alessandro Nidi/Stefano Medioli (pianoforte)
costumi di Elena Mannini
luci di Pasquale Mari

musiche di Alessandro Nidi
realizzazione video di Fabio Iaquone Teatro Stabile dell’Umbria – Teatro Stabile di Parma

Info

regia e ideazione scenica di Giorgio Barberio Corsetti, Gigi dall’Aglio, Mario Martone
con Ninetto Davoli, Renato Carpentieri (edizione 1996/97 sostituito da Gigi Dall’Aglio), Lorenzo Alessandri, Maurizio Bizzi, Paolo Bocelli, Cristina Cattellani, Laura Cleri, Marcello Colasurdo, Gino Curcione, Alessandro Lanza, Walter Leonardi, Gaetano Mosca, Anna Romano, Tania Rocchetta (dall’edizione 1995/96 sostituita da Mariella Lo Sardo), Federica Santoro (dall’edizione 1995/96 sostituita da Nicoletta Toschi), Marcello Vazzoller (dall’edizione 1995/96 sostituito da Giorgio Carminati)
Patrizia Bettotti/Gabriele Raspanti (violino), Massimo Ferraguti/Samuele Marlieri (clarinetto), Alessandro Nidi/Stefano Medioli (pianoforte)
costumi di Elena Mannini
luci di Pasquale Mari
musiche di Alessandro Nidi
realizzazione video di Fabio Iaquone

Teatro Stabile dell’Umbria - Teatro Stabile di Parma


Scritto negli anni tra il 1972 e il 1974, il testo trae spunto dall’Histoire du Soldat di Igor Stravinskij, di cui riprende il carattere favolistico trasformando i personaggi principali dell’opera musicale in figure simbolo destinate a portare in sé i principali caratteri del pensiero degli ultimi anni di vita di Pier Paolo Pasolini. Scritta per Ninetto Davoli, interprete del soldato del titolo, la sceneggiatura è un viaggio attraverso l’Italia divisa da culture, storia, lingua, un Italia che ancora mostra volti, ambienti e caratteri diversificati che da sempre hanno fatto la ricchezza del nostro paese, ma già fortemente minacciata dal potere di appiattimento e omologazione proprio dei mezzi di comunicazione di massa. Come il soldato di Stravinskij, accompagnato dal suono del violino, Ninetto parte in licenza carico del suo buon umore, accompagnato dalla propria innocenza, illuminato da un sorriso spontaneo e sincero. Accanto a lui il diavolo che in cambio della voce di quel violino gli promette ricchezza, che in cambio della sua innocenza gli offre il successo.
L’Histoire du Soldat ha fatto della diversità stilistica e della contrapposizione dei linguaggi poetici motivo di ricerca culturale e teatrale. Anche dal punto di vista produttivo lo spettacolo ha rappresentato un episodio straordinario, il primo caso in Italia di un grande impianto di coproduzione su modello europeo: una costellazione di Istituzioni Culturali nazionali ed internazionali, ciascuna fieramente portatrice del proprio sostanziale apporto. In parallelo alla scelta di una regia tripartita, anche il processo di produzione coniuga diversi modelli, punti di vista e poetiche culturali: diversi soggetti che si uniscono quindi non solo per sorreggere i costi ma per condividere visioni e risorse artistiche.





Stagioni precedenti

— Avignon, Théâtre Festival d’Avignon, Mer 12 Lug