La Regina coeli
/ Studio
di Carolina Balucani
di Carolina Balucani
in scena Matteo Svolacchia
collaborazione alla drammaturgia Matteo Svolacchia
contributi alla stesura definitiva di Michele Bandini Costanza Pannacci • Francesca Kansas Zappacosta
tutor per la drammaturgia Massimo Sgorbani
regia Carolina Balucani
suono Giacomo Agnifili
luci Emiliano Austeri
scena Allievi della Scuola di scenografia dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia docenti Marta Crisolini Malatesta e Ottavio Anania
con il sostegno di Teatro Stabile dell’Umbria • Premio Tuttoteatro.com alle Arti Sceniche “Dante Cappelletti”
NDN - Network Drammaturgia Nuova • Corsia OF - Centro di Creazione Contemporanea
VINCITORE DEL PREMIO TUTTOTEATRO.COM ALLE ARTI SCENICHE “DANTE CAPPELLETTI” 2017 E DEL PREMIO SPECIALE “PERIODICO ITALIANO MAGAZINE” ROMA FRINGE FESTIVAL 2019
FINALISTA DI NDN - Network Drammaturgia Nuova
DURATA 50’
La storia di questo primo studio dello spettacolo “è ispirata alle vicende di giovani ragazzi morti in carcere ed è dedicata alle loro madri – racconta Carolina Balucani –. Nessuna madre dovrà più credere che suo figlio sia caduto dalle scale, sia morto di tremori, emorroidi, sia stato giustiziato perché tossicodipendente o piccolo spacciatore.
Il protagonista del monologo è un ragazzo di borgata, che si paragona a Gesù e fantastica di esserlo. Il suo linguaggio è sporco, lontano da un italiano corretto.
La figura di Gesù a cui si riferisce il protagonista è mutuata dall’immaginario popolare cattolico delle statuette e dei crocifissi. La religione cattolica, rasentando il feticismo, impone da sempre come valore la sofferenza della Madre e quella del Figlio. La Madonna è predestinata al pianto e Gesù è inevitabilmente condannato al sacrificio. L’ispirazione per la messa in scena del testo attinge all’iconografia popolare di Gesù e della Madonna. L’attore in scena recita entrambi i ruoli. Un campo d’erba rimanda al parco, luogo deputato, nella nostra storia, all’arresto. Questo perché il campo d’erba-parco è il luogo dove si è ‘fermata’ per sempre la vita del protagonista.”
di Carolina Balucani
in scena Matteo Svolacchia
collaborazione alla drammaturgia Matteo Svolacchia
contributi alla stesura definitiva di Michele Bandini Costanza Pannacci • Francesca Kansas Zappacosta
tutor per la drammaturgia Massimo Sgorbani
regia Carolina Balucani
suono Giacomo Agnifili
luci Emiliano Austeri
scena Allievi della Scuola di scenografia dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia docenti Marta Crisolini Malatesta e Ottavio Anania
con il sostegno di Teatro Stabile dell’Umbria • Premio Tuttoteatro.com alle Arti Sceniche “Dante Cappelletti”
NDN – Network Drammaturgia Nuova • Corsia OF – Centro di Creazione Contemporanea
VINCITORE DEL PREMIO TUTTOTEATRO.COM ALLE ARTI SCENICHE “DANTE CAPPELLETTI” 2017 E DEL PREMIO SPECIALE “PERIODICO ITALIANO MAGAZINE” ROMA FRINGE FESTIVAL 2019
FINALISTA DI NDN – Network Drammaturgia Nuova
DURATA 50’