La popola del futuro ama

LA POPOLA DEL FUTURO AMA

Spettacolo con i detenuti attori della Casa Circondariale di Perugia Capanne

scritto e diretto da Vittoria Corallo


La popola del futuro ama è il sesto capitolo di una ricerca portata avanti insieme ai detenuti che hanno partecipato al progetto Per Aspera ad Astra all’interno della Casa Circondariale di Capanne.

bell hooks riporta l’amore sul tavolo, su tutti i tavoli, lo immagina capace di ribellarsi al ruolo marginale che la sfera pubblica e politica gli concedono, lo riconsegna alla sua natura universale di guida e radice dell’umanità. “La Popola del Futuro Ama” nasce dalla lettura condivisa di Tutto sull’amore e dalle discussioni accese che ha generato tra di noi durante il laboratorio in carcere. L’idea di gioco è nata mentre scoprivamo, capitolo dopo capitolo, un riverbero nuovo, come i cerchi nell’acqua che continuano a formarsi dopo il lancio del sasso. Un gioco senza regolamento, in cui le prove e le tappe cercano di condurre le pedine a fare esperienza delle parole totemiche disseminate dall’autrice nei 13 capitoli del libro. Lo svolgimento è l’incontro, tra alcune figure e gruppi di figure, spesso rinchiuse in ruoli prestabiliti: gli uomini, i giovani, le femmine, i maschi, le donne, i bambini, attraverso la loro relazione proveranno ad attuare questa visione dell’amore. I protagonisti di questo gioco-spettacolo dovranno misurarsi con dei compiti per raggiungere una nuova coscienza collettiva dell’amore, che lo guarisca e lo liberi dagli abusi e dalle interpretazioni pericolose, che spesso vengono incarnate e trasmesse nello spazio privato e in quello pubblico, causando dolore in nome di esso.

La Popola è il germe di questa nuova traccia umana del futuro, e ama fin da ora.

L’ingresso allo spettacolo di lunedì 13 maggio alle 19 al Teatro Morlacchi è gratuito fino a esaurimento posti, è possibile prenotare il biglietto a partire da giovedì 2 maggio registrandosi al seguente link www.eventbrite.it

La popola del futuro ama andrà in scena anche giovedì 9 maggio alle ore 18 presso la Casa Circondariale di Perugia Capanne. I posti sono limitati, è necessaria la prenotazione all’indirizzo promozione@teatrostabile.umbria.it indicando nome, cognome, data di nascita e numero di telefono e allegando una copia del documento di identità. La mail di prenotazione va inviata entro e non oltre mercoledì 1 maggio.


La Locandina

di Vittoria Corallo
con i detenuti attori della Casa Circondariale di Perugia Capanne
e studentesse e studenti del liceo artistico B. di Betto
e del laboratorio teatrale universitario dell’Università degli Studi di Perugia
liberamente tratto da Tutto sull’amore di bell hooks
cura del movimento Daria Menichetti
scene e costumi Rosa Mariotti
assistente alle scene e ai costumi Ruize Ma
con la collaborazione degli studenti e delle studentesse del liceo artistico B. di Betto
luci Emiliano Austeri

suono Giacomo Agnifili
con la collaborazione dei detenuti del corso di illuminotecnica e fonica teatrale
collaborazione alla formazione Carlo Dalla Costa
illustrazione Rosa Mariotti
una produzione Teatro Stabile dell’Umbria
prodotto nell’ambito del progetto Per Aspera Ad Astra
promosso da Acri
realizzata con il sostegno della Fondazione Perugia

Info

Uno spettacolo di Vittoria Corallo nato nell’ambito del progetto Per Aspera Ad Astra - riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza.

Ingresso gratuito su prenotazione


NOTE DI REGIA

Realizzare uno spettacolo teatrale in carcere è come attraversare un labirinto in cui davanti ad ogni muro e ad ogni vicolo cieco si incontra un’ispirazione, un elemento vitale e necessario alla storia che si compone in quel percorso. Ci sono i tempi dettati dalle esigenze del carcere che vengono naturalmente prima di quelle artistiche, ci sono le lingue e le culture dei partecipanti, gli inciampi nel masticare le parole per alcuni di loro straniere. Capacità espressive diverse, non preparate, non omogenee. Cerco di non aggirare queste circostanze ma di potenziarle, dandogli spazio. Bisogna poi relazionarsi con il significato più manifesto che i detenuti inevitabilmente portano con sé durante tutta l’esperienza, quello del carcere, del reato, della pena, della rieducazione, del pentimento, come si può trascendere da questo testo sotterraneo quando l’esperienza stessa si identifica nel teatro in carcere? C’è bisogno di chiedere al teatro di essere così forte e coraggioso da non sedersi su quella definizione, di ribaltarla, di essere radicale al punto da immaginare che solo attraverso la sua presenza, quel luogo e quelle persone, possano trasformarsi all’infinito. L’espressione artistica si agita dentro questi limiti e raggiunge una sintesi integra o scomposta, figlia di un dialogo che accetta tutte le sue parti, anche quelle più spinose: l’uscita dal labirinto dovrebbe essere così.
La Popola del Futuro Ama nasce dalla lettura condivisa di Tutto sull’amore e dalle discussioni accese che ha generato tra di noi durante il laboratorio in carcere. L’idea di gioco è nata mentre scoprivamo, capitolo dopo capitolo, un riverbero nuovo, come i cerchi nell’acqua che continuano a formarsi dopo il lancio del sasso. Un gioco senza regolamento, in cui le prove e le tappe cercano di condurre le pedine a fare esperienza delle parole totemiche disseminate dall’autrice nei 13 capitoli del libro.
Lo svolgimento è l’incontro, tra alcune figure e gruppi di figure, spesso rinchiuse in ruoli prestabiliti: gli uomini, i giovani, le femmine, i maschi, le donne, i bambini, attraverso la loro relazione proveranno ad attuare questa visione dell’amore. I protagonisti di questo gioco-spettacolo dovranno misurarsi con dei compiti per raggiungere una nuova coscienza collettiva dell’amore, che lo guarisca e lo liberi dagli abusi e dalle interpretazioni pericolose, che spesso vengono incarnate e trasmesse nello spazio privato e in quello pubblico, causando dolore in nome di esso.
La Popola è il germe di questa nuova traccia umana del futuro, e ama fin da ora.

 






Stagioni precedenti

— Teatro Morlacchi - Perugia, Lun 13 Mag