La morte
della Pizia
di Friedrich Dürrenmatt
Premio Nazionale Franco Enriquez 2024 Città di Sirolo a Giuseppe Marini come miglior regia
DURATA 1 ora e 15
Le molte verità di Delfi e le fake news intorno alla vicenda di Edipo, manipolate da oracoli e veggenti, hanno colori grotteschi e beffardi nel racconto di Durrenmatt, qui in forma teatrale.
Pannychis Undici, sacerdotessa Pizia alla fine dei suoi giorni, assistita dal sacerdote Merops Ventisette, sensale e cassiere, è chiamata dal potente Tiresia a rivedere le vicende e le profezie – di cui entrambi si sono resi artefici- al cospetto imbarazzante delle vittime dei loro responsi. Edipo, Giocasta, Creonte, Meneceo e la Sfinge, resi vivi sulla scena, assumono toni di una umanità quotidiana subito riconducibile al nostro odierno sentire.
La Pizia e Tiresia a confronto con una realtà che va ben oltre le profezie, esauriranno insieme il loro compito. Verrà il tempo della nuova Pizia. Perché le Pizie e i veggenti passano, mentre i mercanti di notizie sopravvivono nel tempo. Il testo di Dürrenmatt rimanda al cinismo delle informazioni pilotate e al caos di notizie che oggi ci disorienta anche di più che nel suo tempo. Così abbandonati alla deriva, siamo costretti a scegliere una nostra verità. Unica consolazione e liberazione dal panico: qualche momento di catartico, amarissimo riso.
traduzione di Renata Colorni edita da Adelphi
adattamento teatrale di Patrizia La Fonte e Irene Lösch
in accordo con Arcadia & Ricono Ltd per gentile concessione di Diogenes Verlag
con Patrizia La Fonte e Maurizio Palladino
regia Giuseppe Marini
scena Alessandro Chiti
costumi Helga H. Williams
disegno luci Alessandro Greco
assistente alla regia Giorgia Macrino
produzione Progetto Goldstein
Stagioni precedenti
— Teatro Secci - Terni, da Mer 6 Mar a Gio 7 Mar