
La lunga vita di
Marianna Ucrìa *annullato*
dal romanzo di Dacia Maraini
Produzione
dal romanzo di Dacia Maraini
con Raffaella Azim e Francesca Conte
fonico Luca Nasciuti
scene Giorgio Panni e Giacomo Rigalza
regia Daniela Ardini
—
produzione
Lunaria Teatro
Lo spettacolo utilizza un interprete L.I.S. Lingua Italiana dei Segni per rivolgersi anche alle persone non udenti
IN OCCASIONE DELLA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA
Fin dalle sue prime pagine il romanzo di Dacia Maraini, vincitore nel 1990 del Premio Campiello, immerge il lettore nel clima cupo e pieno di contraddizioni della Sicilia del Settecento. Mentre in Europa trionfa il Secolo dei Lumi, a Palermo, in un tempo scandito da impiccagioni, autodafé, matrimoni d’interesse e monacazioni, si consuma la vicenda di Marianna, della nobile famiglia degli Ucrìa.
“Sposare, figliare, fare sposare le figlie, farle figliare, e fare in modo che le figlie sposate facciano figliare le loro figlie che a loro volta si sposino e figlino…”, è questo il motto della discendenza Ucrìa, che in questo modo è riuscita a imparentarsi per via femminile con le più grandi famiglie palermitane. Marianna, costretta ad andare in sposa a soli tredici anni a suo zio, investita “con rimproveri e proverbi” quando osa sottrarsi al suo ruolo di moglie, sembra all’inizio destinata alla medesima sorte. Lei è però diversa, sordomuta, ma proprio da questa menomazione trarrà la forza per elevarsi al di sopra della chiusura e della meschinità che la circonda.
dal romanzo di Dacia Maraini
con Raffaella Azim e Francesca Conte
fonico Luca Nasciuti
scene Giorgio Panni e Giacomo Rigalza
regia Daniela Ardini
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produzione
Lunaria Teatro
Lo spettacolo utilizza un interprete L.I.S. Lingua Italiana dei Segni per rivolgersi anche alle persone non udenti
IN OCCASIONE DELLA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA
Stagioni precedenti
— Teatro Don Bosco - Gualdo Tadino, Mar 17 Mar