Ipotesi Gaia

Ipotesi
Gaia

di e con Caterina Genta (danza) e Marco Schiavoni (musica live)Balletto di Spoletocon il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali

Ipotesi Gaia, una nuova visione della vita sulla Terra. L’acqua è un’industria che produce quintali di plastica. Trecento bottiglie di plastica. Vuote. Un mare iridescente, policromo,  cangiante. Un vestito lunghissimo, un velo, una montagna che vive e respira. La danza le indossa, le muove.    Usare questa plastica per restituire bellezza. Trasformare  questi contenitori perfetti in oggetti di scena. Riciclarli giocando  magicamente. Un corpo in scena, entità psicofisica complessa, che si connette con il corpo-anima di chi guarda. Una danza che nasce all’istante, non formalizzata, fuori dagli schemi, percezione sottile dell’ambiente circostante, dialogo continuo tra performer e spettatori, aderenza continua alla propria autenticità, al respiro e alla vita che la pervade.Attraverso i linguaggi della danza, della musica, delle arti visive, integrati armonicamente come un sistema vivente, lo spettacolo racconta di acque, sorgenti, mari, cascate, boschi, rocce e dell’eterno femminino che rappresenta la Madre terra, un Titano femmina della mitologia greca, sorta dal Caos. Dea della fertilità e della natura, Gaia, da sola, genera e distrugge.
Lo spettacolo si avvale di materiali di recupero per le scene e costumi.Un ringraziamento particolare all’azienda S.I.A.MI. SpA, Cerreto di Spoleto, produttrice dell’acqua minerale Consilia per la fornitura delle bottiglie  vuote.
Il Balletto di Spoleto è stato fondato a Spoleto nel 1992 da Fiorenza D’Alessandro. Da gennaio 2011 la compagnia ha iniziato una nuova fase riportando, grazie alla disponibilità dell’imprenditore Sandro Tulli, la sua sede a Spoleto sotto la presidenza di Marco Schiavoni e la nuova direzione artistica di Caterina Genta. Caterina Genta si è diplomata in danza e composizione coreografica alla Folkwangschule lavorando in particolare con Jean Cebron e danzatori del Wuppertaler Tanztheater di Pina Bausch. Ha danzato in coreografie di Susanne Linke, Jose Limon, Jean Cebron, Vivien Bridson. Performer e autrice (regista, danzatrice, attrice, cantante) è interessata alla ricerca di una forma di movimento che non prescinde dalla tecnica ma si spinge oltre i codici, un’espressione autentica e necessaria, una sintesi tra arti visive e performative.Marco Schiavoni compositore, produttore musicale, videomaker. Nato a Roma nel 1961, autodidatta, scrive musiche di scena per danza, teatro e cinema dal 1979. Ha collaborato con la maggior parte delle compagnie di danza italiane, enti lirici e festival internazionali (Teatro alla Scala, San Carlo di Napoli, Arena di Verona, Maggio Musicale Fiorentino, Balletto di Roma, Balletto di Toscana, Compagnia Nazionale di Raffaele Paganini, Festival di Spoleto). Parallelamente all’attività di compositore, dal 2001 si occupa di immagini e tecnologie digitali per la realizzazione di cortometraggi, videoclip e videoinstallazioni.


di e con Caterina Genta (danza) e Marco Schiavoni (musica live)Balletto di Spoletocon il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali