Edith Piaf
L'usignolo non canta più
DURATA 1 ora e 40 minuti
Siamo nel 1960, nell’appartamento di Édith. Una serie di eventi si sono susseguiti nella vita di questa piccola donna: lutti, incidenti, amori, liti, solitudine, alcol, gioie, successi e canzoni. Tutto si è abbattuto sull’usignolo come un uragano. L’usignolo non canta più. L’artrite l’ha resa gobba, l’alcol e i medicinali l’hanno resa gonfia e senza capelli, i lutti hanno ferito la sua voglia di vivere. Ma improvvisamente qualcuno bussa alla sua porta e arriva a profanare questo “buio”. È Bruno Coquatrix, l’impresario dell’Olympia.
Lo spettacolo ripercorre i giorni che precedettero la storica esibizione di Édith Piaf sul palco dell’Olympia, dalla fine del 1960 sino alla primavera del 1961. Questo racconto, arricchito da canzoni eseguite rigorosamente dal vivo – tra le altre L’accordéoniste, La vie en rose, Milord – vuole essere un omaggio a una delle voci più belle e strazianti della canzone moderna.
con Melania Giglio e Martino Duane
regia di Daniele Salvo
scene Fabiana Di Marco
costumi Giovanni Ciacci
assistente alla regia Luigi Di Raimo
assistente volontario Alessandro Guerra
organizzazione generale Marioletta Bideri
produzione BIS Tremila di Marioletta Bideri