Balera
Spettacolo con i detenuti attori della Casa Circondariale di Capanne
Balera è il terzo capitolo di una ricerca portata avanti insieme ai detenuti che via via hanno partecipato alle precedenti tre edizioni di Per Aspera ad Astra all’interno della Casa Circondariale di Capanne.
Balera nasce dallo spostamento di una lettera, un pretesto che apre a un gioco sui contenitori e sui contenuti, a indicare che il luogo di partenza sarà trasfigurato e abbandonato. Galera con la B è solo il primo spostamento, ne seguono altri che sono orientati verso spazi metafisici: in questo senso è stato un percorso di sublimazione. Ne Gli Uccelli di Aristofane ci si sposta dal mondo umano a quello degli uccelli, considerando anche quello degli Dei, i due protagonisti cercano di capovolgere l’ordine gerarchico di quei tre mondi per sfruttarlo anziché subirlo, cercano la libertà incondizionata nel potere incondizionato. L’autrice si è chiesta invece se fosse possibile sovvertire le regole del gioco, superando le gerarchie e le strutture conosciute per avvicinarsi ad un altro tipo di libertà: “Fino ad ora abbiamo esplorato il limite, abbiamo osservato come la libertà individuale si scontra con la realtà, siamo passati dalle circostanze concrete geografiche e sociali a quelle più astratte e inconsce, ma comunque condizionanti. Nella ricerca di una libertà più ampia o più pura ho avuto la sensazione che mi dovessi spostare dall’uomo, come se l’uomo per sentirsi più libero si dovesse spostare da sé. Mi sono rivolta ad altri testi per proseguire questo racconto: Genesi e Tempo di Guido Tonelli e L’ordine del tempo di Carlo Rovelli.
Al Cern di Ginevra si studiano le particelle che hanno dato origine all’universo all’interno di un acceleratore, in Balera si cerca di sollecitare la relazione tra le persone in assenza di realtà, come a voler staccare chi siamo dal racconto stratificato di chi siamo.
In Balera ci si proietta fuori dall’atmosfera, si cerca un luogo zero, la cifra dell’universo, dentro di noi”.
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La Locandina
con la partecipazione della band indie rock post-punk PANTA
luci Emiliano Austeri
tecnici luci e suono i detenuti della Casa Circondariale di Capanne
movimento Daria Menichetti
scenografie in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Perugia: Chiara Ghigi, Gaia Centemeri, Martina Iacovone
una produzione Teatro Stabile dell’Umbria
prodotto nell’ambito del progetto PER ASPERA AD ASTRA
promosso da ACRI
realizzata con il sostegno di Fondazione Perugia
Info
Uno spettacolo di Vittoria Corallo nato nell’ambito del progetto Per Aspera Ad Astra - riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza.
Ingresso gratuito
Stagioni precedenti
— Teatro Morlacchi - Perugia, Gio 27 Ott