Gianni

Gianni

Speciale 10 anni, presentazione del podcast e spettacolo

di Caroline Baglioni, Michelangelo Bellani

durata 1 ora
la presentazione del podcast si terrà prima dello spettacolo, alle 18:00, nel Foyer del teatro

Tre audiocassette, incise a metà degli anni ’80 e ritrovate vent’anni dopo, diventano il materiale di un’opera teatrale firmata da Caroline Baglioni e Michelangelo Bellani, trascrizione fedele di un testamento sonoro lasciato da Gianni, zio di Caroline.

Questi nastri, nei quali Gianni, un uomo con problemi maniaco depressivi scomparso nel 1999, descrive se stesso, le sue inquietudini, i suoi desideri e il rapporto intimo e sofferto con la società, a distanza di anni divengono la ‘voce’ di un’opera teatrale straordinariamente coinvolgente che viaggia nei teatri italiani da dieci anni.
“Avevo circa tredici anni. Mio padre tornò a casa e disse che era arrivato il momento di occuparci di Gianni. Era un gigante Gianni. Alto quasi due metri, ma a me sembravano tre e nella mia mente è un film in bianco e nero. Gianni sembra oggi un ricordo lontano, ma era lontano anche quando c’era. Era lo zio con problemi maniaco-depressivi che mi faceva paura. Aveva lo sguardo di chi conosce le cose, ma le ripeteva dentro di sé mica ce le diceva. Fumava e le ripeteva dentro di sé.
Gianni non stava mai bene. Se stavamo da me voleva tornare a casa sua. Se stava a casa sua voleva uscire. Se era fuori voleva tornare dentro. Dentro e fuori è stata tutta la sua vita. Dentro casa. Dentro il Cim. Dentro la malattia. Dentro al dolore. Dentro ai pensieri. Dentro al fumo. Dentro la sua macchina. E fuori. Fuori da tutto quello che voleva. Non aveva pace Gianni. Ogni centimetro della sua pelle trasudava speranza di stare bene. Stare bene è stata la sua grande ricerca. Ma chi di noi non vuole stare bene?” Caroline Baglioni

“Mi sono a lungo interrogato sul perché Gianni avesse inciso quei nastri. La sua voce è un flusso di coscienza, ironico, drammatico, commovente che si muove a picchi infiniti fra voglia di vivere
e il desiderio di finire. Ma la vera potenza del sue parole sta in come ci conduce inevitabilmente dentro ciascuna delle nostre fragilità. In fondo credo che fra Caroline e Gianni ci fosse qualcosa come un appuntamento del destino. La forza di questa storia dipende da un legame sotterraneo fra Gianni e Caroline che attraversa il tempo, dove la sconfitta di un uomo qualunque, incompreso e dimenticato vale, al contrario, un riscatto esistenziale. Quella “grande vittoria” che le stesse parole di Gianni, nel suo strascicato accento perugino, perennemente in bilico fra autoironia, sofferenza e l’acuto ritratto della società, avevano cercato, invocato e forse previsto.” Michelangelo Bellani


di Caroline Baglioni, Michelangelo Bellani
con Caroline Baglioni
regia Michelangelo Bellani
luce Gianni Staropoli
suono Valerio Di Loreto
supervisione alla regia C.L. Grugher
produzione La società dello spettacolo

si ringrazia la famiglia Baglioni per il sostegno e la collaborazione
progetto vincitore del Premio Scenario per Ustica 2015
spettacolo vincitore del Premio InBox Blu 2016
Premio Museo Cervi – Teatro per la Memoria 2017


Caroline Baglioni sdraiata per terra a faccia in giù

Molte scarpe da donna e da uomo sulla scena, scura. Si vede Caroline Baglioni fino a metà busto, intenta a cambiarsi le scarpe.




Teatro

Teatro Morlacchi - Perugia

Data e Ora

Ven 23 Gen 2026 - 20:45


Stagioni precedenti

— Teatro Mengoni - Magione, Ven 16 Dic