Bùbaro dei Bùbari

Bùbaro dei Bùbari

di Carolina Balucani


Bùbaro dei Bùbari, dell’autrice umbra Carolina Balucani diretta da Antonio Latella e prodotta dal TSU, è un racconto crudo e poetico su due giovani zingari in fuga.

“Un fratello e una sorella, forse non in questo ordine, che per me sono fratello e sorella non solo per quel legame dato dal DNA, ma anche perché sono parte di una comunità. Un luogo che non è e non sarà mai casa. Una casa che non è e non sarà mai luogo. Una cabina telefonica che è luogo e casa, ma anche totem di ciò che è e che dovrebbe essere il presente, e tomba delle voci di un padre e di una figlia che non hanno e non avranno mai corpo. Cosa vuol dire essere “nomadi” oggi? È una scelta o è una condizione non voluta? Le parole di Carolina Balucani si fanno testo teatrale, ma sono anche il tentativo di creare, attraverso vari stili, un nuovo modo di fare letteratura teatrale. Questa sua libertà e questo suo coraggio verranno chiesti anche ai due giovanissimi interpreti e a tutti i collaboratori. Liberarsi da ciò che si ha per provare a far spazio a ciò che forse non si avrà mai: è come se la Balucani lo chiedesse, è come se tentasse di codificare un nuovo modo del dire, un modo forse storto, forse zoppo, in un precario equilibrio, quello che usano i trampolieri per vincere la forza di gravità e gridare “io esisto”, nonostante lo schifo. Io sono parte di questo universo che mi ha insegnato a mentire per essere creduto. La verità la dice chi mente meglio, e questa verità è ciò che mi appassiona e che mi fa affrontare con una inaspettata giovinezza questo nuovo testo italiano di questa giovane autrice.” Antonio Latella

“Ho immaginato una lingua nomade, sporcata dall’inflessione dell’ultimo luogo dove si è fermata. Una lingua capace di straniarsi e rendere la prima persona singolare una terza persona singolare, quando chi la pronuncia parla di sé e si guarda da fuori, e si vede con gli occhi degli Altri. Familiare come un legame di sangue, per chi è straniero in tutte le terre e in tutte le terre è allontanato dagli Altri. Nasconde sempre dentro un’altra lingua. Il nomadismo non è stato solo un vagabondaggio celestiale, perché nasceva per sfuggire dall’oppressione. Dedico questa scrittura a un popolo oppresso e nomade che non ha mai rivendicato una terra e non ha mai dichiarato guerra a nessuno. Spero che salga, attraverso la fiaba, su un palcoscenico occidentale. I fari dell’Occidente illumineranno la recita a cui spesso è costretto per sopravvivere.” Carolina Balucani


La Locandina

di Carolina Balucani
regia Antonio Latella
con Chiara Ferrara e Luca Ingravalle
scene Giuseppe Stellato
costumi Graziella Pepe

musiche e suono Franco Visioli
luci Simone De Angelis
assistente alla regia Riccardo Rampazzo
produzione Teatro Stabile dell’Umbria

Info

nuovo allestimento


Se telefonando…
Due autrici umbre rispondono all’imprevisto
Nel percorso di ricerca e produzione che il Teatro Stabile dell’Umbria ha il piacere e l’onore di condividere con Antonio Latella, si inseriscono due nuove creazioni che vedranno la luce nelle Stagioni 25-26 e 26-27.
Progetti originali, nati da un dialogo profondo tra il regista e due voci tra le più vive e incisive della nuova drammaturgia italiana: Caroline Baglioni e Carolina Balucani. Con questi due lavori, il TSU rinnova il suo impegno nella produzione di teatro contemporaneo, sostenendo il dialogo tra regia e drammaturgia d’autore, nel segno di un teatro che interroga il presente e lo trasforma in esperienza condivisa.

“Grazie all’incontro e al confronto con il direttore Nino Marino, abbiamo commissionato un testo a Caroline Baglioni e uno a Carolina Balucani, due drammaturghe o meglio due autrici che hanno già trovato il modo di farsi notare e ascoltare, entrambe vincitrici del premio autori della Biennale di Venezia. Le autrici sono state chiamate a scrivere un testo per il Teatro Stabile dell’Umbria con la mia regia. La sola cosa che ho indicato a entrambe è una tematica o meglio un accadimento, ciò che definirei un imprevisto, qualcosa che arriva quando meno te lo aspetti che può condizionare l’andamento di una intera giornata e non solo: una telefonata. Qualcosa che arriva dall’esterno, o che va dall’interno all’esterno. Qualcosa che arriva senza preavviso ma che va a incidere profondamente nella drammaturgia del vivere quotidiano. Questo appuntamento drammaturgico, le autrici, lo hanno fatto diventare qualcosa che fa dell’imprevisto “l’accadimento”, qualcosa che a tratti svela e rivela, sospendendo l’andamento logico della storia stessa.” Antonio Latella


Teatro

Teatro Morlacchi - Perugia

Data e Ora

Mer 25 Mar 2026 - 20:45

Teatro

Teatro Morlacchi - Perugia

Data e Ora

Gio 26 Mar 2026 - 19:30

Teatro

Teatro Morlacchi - Perugia

Data e Ora

Ven 27 Mar 2026 - 20:45

Teatro

Teatro Morlacchi - Perugia

Data e Ora

Sab 28 Mar 2026 - 18:00

Teatro

Teatro Morlacchi - Perugia

Data e Ora

Dom 29 Mar 2026 - 17:00

Teatro

Teatro Secci - Terni

Data e Ora

Lun 30 Mar 2026 - 20:45

Teatro

Teatro Secci - Terni

Data e Ora

Mar 31 Mar 2026 - 20:45

Teatro

Teatro Secci - Terni

Data e Ora

Mer 1 Apr 2026 - 20:45

Teatro

Teatro Secci - Terni

Data e Ora

Gio 2 Apr 2026 - 20:45