
Autoritratto
di e con Davide Enia
durata 1 ora e 30 minuti
Partendo dalla cronaca degli anni Ottanta e dalle bombe del ‘92, Davide Enia racconta l’impatto di Cosa Nostra sulla nostra vita di persone, di cittadine e cittadini e traccia “un Autoritratto intimo e collettivo” di una comunità costretta a convivere con la continua epifania del male.
Autoritratto esplora il rapporto nevrotico con Cosa Nostra e il suo devastante impatto emotivo nella vita di ognuno; è un memoriale, un’orazione civile, una interrogazione linguistica, un processo di analisi personale e condiviso, e quindi al contempo intimo e collettivo.
“La verticalità della vicenda ha in sé tutti i requisiti della tragedia, soprattutto nella formulazione di domande che non possono avere risposte. Gli strumenti linguistici a disposizione per affrontare questo lavoro sono quelli che il vocabolario teatrale ha costruito nella mia Palermo: il corpo, il canto, il dialetto, il pupo, la recitazione, il cunto. È dentro questo linguaggio circoscritto che questo problema linguistico va affrontato, sviscerato, interrogato, risolto. Questo nuovo lavoro è una tragedia, un confronto con lo Stato, una serie di domande a Dio in persona.” Davide Enia
“Uno spettacolo che intreccia i ricordi personali ai fatti della storia, per capire meglio Palermo, Cosa nostra, ma soprattutto per parlarci della mafia che è in noi, della mafia come specchio della vita familiare e di un certo modo di affrontare il mondo”. Francesca De Sanctis, L’Espresso
di e con Davide Enia
musiche composte ed eseguite da Giulio Barocchieri
luci Paolo Casati
suono Francesco Vitaliti
si ringrazia Antonio Marras per gli abiti di scena
una coproduzione CSS Teatro Stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, Accademia Perduta Romagna Teatri, Spoleto Festival dei Due Mondi
Teatro
Teatro Secci - Terni
Data e Ora
Lun 3 Nov 2025 - 20:45
Teatro
Teatro Secci - Terni
Data e Ora
Mar 4 Nov 2025 - 20:45