Teatro Mengoni di Magione, la Stagione 22/23

News

Teatro Mengoni di Magione, la Stagione 22/23

05.10.2022

La Stagione 22/23 del Teatro Mengoni di Magione, organizzata dal Teatro Stabile dell’Umbria in collaborazione con il Comune, prende il via sabato 5 novembre con l’attore, performer e giullare Matthias Martelli porta in scena Raffaello, il figlio del vento, un racconto avvincente e poetico su un grande genio dell’umanità: Raffaello Sanzio. Martelli, accompagnato dalle musiche dal vivo del Maestro Castellan, riprende la tradizione del teatro giullaresco e di narrazione e trascina lo spettatore all’interno di un viaggio appassionante, entrando con le immagini e le parole dentro i capolavori di Raffaello, scoprendo le curiosità, i suoi amori e immergendosi nel clima dell’epoca.
Martedì 15 novembre un’intensa e magnetica Valeria Solarino è l’interprete di Gerico Innocenza Rosa, monologo scritto e diretto da Luana Rondinelli sul tema dell’identità: il protagonista Vincenzo narra il suo percorso di “transizione” alla madre e alla nonna attraverso un dialogo alla ricerca dell’amore e dell’affermazione della propria identità lontano da qualsiasi pregiudizio, per sentirsi finalmente amato e compreso.
La Stagione prosegue con un’altra produzione del TSU in scena venerdì 25 novembre: La madre dei mostri, uno spettacolo ispirato ai racconti di Guy de Maupassant diretto e allestito da Lorenzo Collalti attraverso una drammaturgia inedita, capace di indagare e costruire la vita quotidiana tra psicosi e ironia, proprio come fa lo scrittore francese. Gli interpreti: Michelangelo Dalisi, Caterina Carpio, Luca Carbone, Gabriele Linari e Grazia Capraro.
Venerdì 9 dicembre è la volta di Cinque danze per il futuro di Davide Valrosso, un organismo scenico in cui si ibridano danze e concerto. Cinque quadri, cinque proposte coreografiche per il futuro; in ogni quadro un danzatore e un musicista agiscono dal vivo, attraversando tematiche in proiezione, altri tempi a venire e combinando di volta in volta un diverso sistema di relazioni.
Giovedì 5 gennaio va in scena il racconto di un’amicizia profonda nata nonostante i pregiudizi e le classi sociali con A spasso con Daisy, l’opera scritta da Alfred Uhry – vincitrice del Premio Pulitzer per la Drammaturgia e di quattro Oscar – adattata da Mario Scaletta e messa in scena da Milena Vukotic, Salvatore Marino e Maximilian Nisi. La bravissima Vucotic dà vita all’anziana Daisy in una storia delicata e divertente capace di raccontare con umorismo un tema complesso come quello del razzismo nell’America del dopoguerra.
Venerdì 27 gennaio arriva Bubikopf. Tragedia comica per pupazzi, un innovativo e sorprendente spettacolo dedicato agli adulti con la regia internazionale di Neville Tranter, il grande artista di origine australiana, tra i più apprezzati sulla scena internazionale del teatro di figura.
Giovedì 16 febbraio Ottavia Piccolo e i Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo tornano a confrontarsi in scena con le parole di Stefano Massini, a dare forma e struttura a un teatro necessario, civile. Lo spettacolo Cosa nostra spiegata ai bambini è la biografia poetica di Elda Pucci nell’anno in cui fu sindaco di Palermo. Era il 1983/1984, quello dell’ascesa dei Corleonesi a capo di Cosa Nostra, un periodo particolarmente sanguinario.
Ancora una serata dedicata alla danza con Antidoti. Rimedi alla decadenza culturale contemporanea di INC innprogress collective, in scena venerdì 3 marzo. 6 giovanissimi danzatori, 6 personalità diversissime tra loro diventano lo specchio della gioventù contemporanea che, insieme al coreografo, si interrogano su “facciate” e “contenuti”, facendo di se stessi portavoce di una intelligenza collettiva, o di uno stato di consapevolezza, tramite cui riuscire a individuare realtà e inganno.
Giovedì 16 marzo il Cartellone ospita l’ultimo lavoro del regista Leonardo Lidi, prodotto dal TSU insieme a Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale e il Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale: Il gabbiano, prima tappa di una trilogia dedicata al drammaturgo russo Anton Čechov che proseguirà con Zio Vanja e Il giardino dei ciliegi. Ne Il gabbiano “va in scena la drammaturgia dell’amore e dell’assenza di esso – spiega il regista –, un disegno raffinato di personaggi ed emozioni”.
A chiudere la Stagione, martedì 28 marzo, è Coppia aperta quasi spalancata, una favola tragicomica scritta da Dario Fo e Franca Rame che descrive in modo perfetto con toni divertenti, ma anche drammatici, le differenze tra psicologia maschile e femminile. Ironica quanto basta e sensuale quando vuole, è l’eclettica artista Chiara Francini a mettersi alla prova con un testo importante, che celebra il ruolo della donna all’interno della coppia.



Altre News

Leggi tutte le news

Vai

Ricerca personale

Visita la pagina dedicata per consultare gli avvisi di selezione del personale del TSU.

03.07.2024

Il TSU a L’UMBRIA CHE…

Il TSU a L’UMBRIA CHE SPACCA con OUTDOOR DANCE FLOOR di Salvo Lombardo, PERFORMANCE + DJ\VJ SET Venerdì 5 luglio alle 19, UNIPG stage (Facoltà di Agraria, Borgo XX giugno).…

02.07.2024

“Il giardino dei ciliegi” diretto…

Il teatro del secondo weekend del Festival dei Due Mondi è tutto dedicato ad Anton Čechov, con la terza tappa del percorso intrapreso negli ultimi tre anni dal regista Leonardo…

02.07.2024

L’editoriale del Direttore Nino Marino

Nella scorsa Stagione gli alberi secolari umbri ci hanno offerto un’immagine forte per suggerire il nostro lavoro in rapporto col territorio. Così il disegno di un ginkgo biloba ha riempito…

30.05.2024