Spoleto: ecco la Stagione teatrale 22/23

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Spoleto: ecco la Stagione teatrale 22/23

18.10.2022

La Stagione teatrale 22/23 di Spoleto inaugura con Otello, una delle tragedie più intense di William Shakespeare portata in scena dal regista Andrea Baracco, in programma dal 19 al 21 novembre al Teatro Caio Melisso – Spazio Carla Fendi. “Il testo di Otello, con le sue domande abissali sull’ambiguità della natura e delle relazioni umane, mi accompagna da molti anni – le parole del regista – A fondazione del progetto ho immaginato un principio di ribaltamento del canone shakespeariano: un cast esclusivamente femminile. Una scelta poetica. Un inganno, per liberare lo sguardo del pubblico dai pregiudizi sulla storia e i suoi temi, e lasciarsi attraversare dalla terribile consapevolezza che chiunque di noi può trovarsi a giocare il ruolo della vittima o del carnefice.”
Martedì 20 dicembre, la Stagione prosegue al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti con La dolce ala della giovinezza del drammaturgo statunitense Tennessee Williams, per la regia di Pier Luigi Pizzi, la traduzione Masolino d’Amico e con Elena Sofia Ricci e Gabriele Anagni come protagonisti. Scritta nel 1952 e debuttata a Broadway nel 1959, l’opera racconta del gigolò Chance Wayne che torna nella sua città natale in Florida con la star in declino Alexandra Del Lago per cercare di riprendersi quello che aveva lasciato nella sua giovinezza, Heavenly, il suo primo amore. “Williams ha una straordinaria abilità a costruire personaggi femminili al limite del delirio, sul bordo dell’abisso – spiega il regista – In modo magistrale combina leggerezza, autodistruzione, violazione, abbandono, caduta e riscatto in una corsa senza pause, un crescendo che lascia senza respiro”.
Venerdì 13 gennaio l’autrice, scrittrice e performer romana Arianna Porcelli Safonov porta in scena il suo nuovo progetto live Fiaba-fobia. Come racconta l’autrice, si tratta di “una collana di racconti che indaga sulle fobie che ci accompagnano, a volte per tutta la vita, a volte più dei parenti. Scritta per ridere e per pensare, sperando che nessuno abbia paura di ridere e di pensare. La risata è il linguaggio che serve per entrare dentro ad uno degli argomenti più attuali, impegnativi e meno discussi di questo momento storico: la paura come timone sociale”.
Martedì 31 gennaio il Cartellone presenta in Anteprima nazionale Uno sguardo dal ponte di Arthur Miller diretto da Massimo Popolizio, anche protagonista in scena insieme ad altri 8 attori. Tutta l’azione è un lungo flash-back, in puro stile hollywoodiano; il protagonista sale sul palco quando tutto il pubblico già sa che è morto e, come spiega Popolizio nelle sue note “questo spettacolo rappresenta una magnifica occasione per mettere in scena un testo che assomiglia a una sceneggiatura cinematografica e credo possa essere interessante e divertente una versione teatrale che tenga presente tutti questi figli. Una grande storia raccontata come un film, ma a teatro”. (Lo spettacolo è allestito al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti, dove debutterà prima di iniziare una tournée nei teatri più importanti d’Italia).
Mercoledì 8 febbraio va in scena l’esilarante e caustica commedia del grande Eduardo De Filippo Ditegli sempre di sì, con la regia di Roberto Andò, prodotta da Elledieffe – La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo, oggi diretta da Carolina Rosi, e in coproduzione con la Fondazione Teatro della Toscana. Ditegli sempre di sì è uno dei primi testi scritti da Eduardo, un testo dal perfetto meccanismo in equilibrio tra comico e tragico capace di esplorare i labirinti della mente umana tra “normalità” e “pazzia”.
Domenica 26 febbraio è la volta della danza con lo spettacolo Première, nato dall’incontro di Andrea Costanzo Martini con i danzatori del Balletto di Roma e dalla fascinazione per questi artisti così giovani che inseguono il loro desiderio di movimento, sia come sentimento personale, che come bisogno comune. Lo spettacolo celebra l’umanità, indaga le biografie, le storie uniche e irripetibili di ognuno.
Sabato 11 marzo Stefano Massini – il primo autore italiano ad aver ricevuto il Tony Awards, l’Oscar del teatro americano – va in scena al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti con il suo L’alfabeto delle emozioni, un viaggio profondissimo e ironico al tempo stesso nel labirinto del nostro sentire e sentirci. In un immaginario alfabeto in cui ogni lettera è un’emozione (P come Paura, F come Felicità, M come Malinconia…), Massini trascina il pubblico in un susseguirsi di storie e di esempi irresistibili, con l’obiettivo unico di chiamare per nome ciò che ci muove da dentro; ad andare in scena è la forza e la fragilità dell’essere umano, dipinta con l’estro e il divertimento di un appassionato narratore.
La Stagione termina lunedì 27 marzo con La madre di Florian Zeller, scrittore e drammaturgo francese, Premio Oscar nel 2021 per la migliore sceneggiatura non originale per il suo primo film The Father. L’opera, interpretata dalla popolare Lunetta Savino e con Andrea Renzi diretti da Marcello Cotugno, indaga con estrema acutezza il tema dell’amore materno e le possibili derive patologiche a cui può condurre.



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