La Stagione 24/25 di Tuoro sul Trasimeno

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La Stagione 24/25 di Tuoro sul Trasimeno

07.11.2024

La Stagione 24/25 del Teatro dell’Accademia di Tuoro sul Trasimeno, organizzata dal Teatro Stabile dell’Umbria, prende il via giovedì 12 dicembre alle 21 con lo spettacolo Niente panico! scritto da Paolo Hendel e Marco Vicari, con Paolo Hendel diretto da Gioele Dix. Dice il regista: “In questo nuovo spettacolo, si affronta con coraggio e un pizzico di sana spavalderia il tema della paura, sia essa individuale che collettiva. È un ironico viaggio a zig-zag fra le ansie personali sulla nostra salute e le catastrofi planetarie che ci guastano severamente l’umore”.
Domenica 12 gennaio alle 21 è la volta de La signora delle camelie liberamente tratto dal romanzo di Alexandre Dumas figlio, con l’adattamento e la regia di Giovanni Ortoleva. Opera resa eterna dalla sua trasposizione operistica ne La Traviata, La Signora delle Camelie è un romanzo che continua a scuotere ed emozionare i lettori di tutto il mondo. Nel suo adattamento, il regista riduce l’ampio palco di personaggi del romanzo a cinque attori, attraversando il testo nella sua interezza cogliendo, insieme alla tragedia, le opportunità di gioco che il testo, portato su un palcoscenico, regala.
In anteprima a Tuoro sul Trasimeno, domenica 9 febbraio alle 18, Mario Perrotta porta in scena il suo nuovo spettacolo Nel blu. Avere tra le braccia tanta felicità, dedicato a Domenico Modugno. Racconta l’autore nelle sue note: “Proverò ad accostare la sua storia con tutta la cura possibile, per non tradire un uomo della mia terra, per non tradire la mia terra stessa e l’inno alla felicità che Modugno incarna. Proverò a farlo in musica e parole. Proverò a porre e a pormi molte delle domande urgenti sulla felicità, per indagare cosa rendeva quell’Italia di allora così capace di guardare al futuro e al prossimo con leggerezza e cosa, oggi, ci impedisce di continuare a farlo”.
Domenica 2 marzo alle 18 Controcanto Collettivo in scena con Seconda classe, un nuovo lavoro, prodotto dal TSU, dedicato al tema della ricchezza, del lusso e della sua esclusività. Spiegano gli autori: “La prima classe esiste in funzione della seconda e senza la seconda non avrebbe un parametro per la propria ricchezza, perché il vero contenuto della ricchezza sembra essere prima di tutto la certezza – e l’inspiegabile sollievo che ne deriva – che altri abbiano meno”.
La Stagione prosegue domenica 23 marzo alle 18 con Non eravamo aquile di Massimo Gagliano e Stefano Baffetti, per la regia Sandro Mabellini. Lo spettacolo è la riduzione scenica del bombardamento alleato di Passignano sul Trasimeno, avvenuto il 16 maggio 1944. Quel giorno era una bella giornata al Trasimeno, quando il sole venne oscurato da una pioggia di bombe. “Sotto le macerie morirono più di quaranta persone, tutte civili – spiegano gli autori – L’ironia del destino fu che, nonostante il volume di fuoco, l’obiettivo militare venne mancato. Con Non eravamo aquile abbiamo dato voce ad alcuni dei protagonisti di quella giornata. Un intrecciarsi di sentimenti, paure, gioie, insicurezze, in una bella giornata primaverile con la voglia, per tutti, di pace e normalità”.
Con il suo La moglie perfetta, in scena sabato 12 aprile alle 21, Giulia Trippetta ci racconta la storia di una ragazza giovane e piena di sogni che diventa la docente di un singolare corso di comportamento e buone maniere: un seminario intensivo (solo per donne) di preparazione al matrimonio, volto all’istruzione delle giovani aspiranti sposine per diventare delle mogli perfette. E può questa donna, uscita da un’epoca che sembra non appartenerci più, parlare alle donne di tutti i tempi?
Chiude la Stagione del Teatro dell’Accademia, giovedì 8 maggio alle 21, Pasticceri, io e mio fratello Roberto di e con Roberto Abbiati e Leonardo Capuan. Due fratelli gemelli. Uno ha i baffi l’altro no, uno balbetta l’altro no, parla bello sciolto. Uno crede che la crema pasticcera sia delicata, meravigliosa e bionda come una donna, l’altro conosce la poesia, i poeti, i loro versi e li dice come chi non ha altro modo per parlare. Il laboratorio di pasticceria è la loro casa. Un mondo che si è fermato alle quattro di mattina, il loro mondo: cioccolata fusa, pasta sfoglia leggera come piuma, pan di Spagna, meringhe come neve, frittura araba, torta russa, biscotto alle mandorle e bavarese: tutto si muove, vola, danza e la notte si infila dappertutto. Due fratelli gemelli che, come Cyrano e Cristiano, aspettano la loro Rossana, e dove la vuoi aspettare se non in pasticceria?



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