La Stagione 22/23 del Teatro dell’Accademia di Tuoro sul Trasimeno inaugura domenica 9 ottobre alle 17 con una delle più significative produzioni del Teatro Stabile dell’Umbria: La signorina Giulia, l’opera di August Strindberg considerata il capostipite del movimento europeo detto “naturalismo”, adattata e diretta da Leonardo Lidi – a soli trentadue anni insignito con il Premio della Critica 2020 dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro. Con uno sguardo teatrale che mira a restituire il primato del testo, Lidi affronta i testi classici smembrando e ricomponendo la progressione temporale per rivelarne nuove e insolite pieghe interpretative, coerente con un ideale di teatro di parola. Sul palco Giuliana Vigogna, Christian La Rosa e Ilaria Falini.
Mercoledì 23 novembre alle 21 è la volta di La madre dei mostri, una nuova produzione TSU ispirata ai racconti di Guy de Maupassant diretta e allestita da Lorenzo Collalti che, attraverso una drammaturgia inedita, indaga e costruisce la vita quotidiana tra follia e ironia, proprio come fa lo scrittore francese. Gli interpreti sono Michelangelo Dalisi, Caterina Carpio, Luca Carbone, Gabriele Linari e Grazia Capraro.
Giovedì 15 dicembre alle 21 torna a Tuoro sul Trasimeno l’attore, drammaturgo e regista Mario Perrotta con il suo spettacolo In nome del padre, in cui veste i panni di tre uomini diversi e dedica ai padri il primo capitolo di una trilogia sulle mutazioni delle famiglie millennials e su quanto resta in loro di universale ed eterno. Illuminante il supporto psicanalitico di Massimo Recalcati che ha contribuito alla stesura della drammaturgia.
Domenica 8 gennaio alle 17 va in scena Fino alle stelle. Scalata in musica lungo lo Stivale, una commedia musicale romantica, commovente e al contempo esilarante dal sapore tipicamente nostrano, di e con Tiziano Caputo e Agnese Fallongo, diretti da Raffaele Latagliata. I protagonisti, cantastorie siciliano dall’animo poetico e una fanciulla dal temperamento apparentemente mite ancora ignara del suo talento, partiranno per un lungo viaggio alla ricerca della grande occasione che possa cambiar loro la vita.
La Stagione prosegue venerdì 24 febbraio alle 21 con La leggenda del pallavolista volante, uno spettacolo in cui lo sport incontra il teatro e si fa metafora della vita: il pallavolista campione Andrea Zorzi detto “Zorro” sale per la prima volta sul palcoscenico e, grazie alla penna e alla regia di Nicola Zavagli, ci racconta la sua grande avventura. Attorno a lui, la verve esplosiva dell’attrice Beatrice Visibelli disegna un paesaggio narrativo carico di ironica allegria, dando vita alla moltitudine di personaggi che hanno accompagnato la vita e la carriera di questo autentico mito dello sport italiano.
Giovedì 23 marzo alle 21 il frontman del popolare gruppo Lo Stato Sociale Lodo Guenzi indossa i panni dell’attore in un monologo autobiografico, scritto insieme all’amico di sempre Nicola Borghesi. Uno spettacolo divertentissimo che non finisce assolutamente con un suicidio; un tentativo di messa in scena che parte dalla stand up e si perde in una storia vera.
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